frammenti

Vagando nella rete in queste mie giornate forzate di ventilatore, divano e youtube ho incontrato nel blog di un amico (manu luna, il fotografo e blogger più sincero e spontaneo che io conosco) un video di una canzone che piaceva tanto a mia madre. L'avevo dimenticata ma quando l'ho riascoltata mi ha fatto ricordare di un giorno nella ford escort verde con mamma che cantava a squarcia gola questa canzone e io che dall'alto dei miei credo cinque anni cercavo di imitarla gridando solo la frase che conoscevo "...ti telefono o no, ti telefono o no, chissà chi vincerá...".

Pochi frammenti della mia infanzia che tornano alla luce. É strano peró non ricordo quasi niente di quegli anni, e in generale ricordo molto poco del mio passato, solo poche immagini confuse a cui faccio fatica a dare un senso e un tempo.

Forse é per questo che mi piace tanto fare foto. Per la mia troppa superficialitá e leggerezza nel fare le cose e nel vivere i momenti della mia vita. Non é che non li viva a pieno, ma la mia incapacitá di fermarmi un momento e di riflettere non mi permette mai di maturarli e di fissarli nella memoria. Da qui viene la paura di dimenticare le cose, di perderle come ho fatto con la mia infanzia e con gran parte del mio passato. Da qui viene il tentativo di salvare ogni momento racchiudendolo in una immagine dentro a un negativo o nello schermo del mio computer.